La saliva umana contiene componenti che possono essere usate come “markers” diagnostici per molteplici patologie. Il nostro studio si basa sullo screening delle proteine salivari in modo da creare un pannello di proteine note (“proteoma”) che verrà poi comparato al “proteoma” mutato nel paziente affetto da determinate patologie tumorali oggetto di studio. L’analisi quantitativa e qualitativa delle proteine mutate ci permetterà di porre i presupposti per una diagnosi precoce ed agevole delle patologie tumorali in oggetto. Alcune ricerche analoghe furono eseguite per la diagnosi precoce del cancro orale, fino ad identificare 4 “markers” che presentavano una sensibilità per cancro orale pari al 91% . Le analisi del “proteoma” salivare si basa su tecniche di biochimica, immuno-enzimatica, biologia molecolare e nanotecnologie applicate alle scienze biomediche. Allo stato attuale, possiamo utilizzare con efficacia la spettrometria di massa , opportunamente possiamo associare la cromatografia bidimensionale: questo accoppiamento permette di caratterizzare e quantificare rapidamente un gran numero di proteine presenti nello stesso campione e senza la necessità di isolarle. Ma anche l’immuno-enzimatica ci garantirà ottimi risultati tramite il test E.L.I.S.A. Dovremo eseguire prelievi seriati di liquido salivare tra le ore 9 e le ore 10 (protocollo di Navazesh, 1993). I partecipanti dovranno astenersi dal mangiare, dal bere, dal fumare e non dovranno praticare alcuna manovra di igiene orale ad eccezione di uno sciacquo con acqua naturale della durata di 60 secondi. La popolazione da inserire nello studio dovrà rientrare in un range tra i 30aa e gli 80aa, non rientreranno soggetti fumatori, immunodepressi, epatopatici, HIV+ ; saranno previste indagini intraorali per escludere lesioni precancerose o canceromatose della mucosa orale, lesioni eritematose ovvero desquamative e manifestazioni di infezione fungina e/o virale. Tutti i partecipanti sottoscriveranno un consenso informato all’atto del prelievo salivare. La coorte di pazienti oncologici da indagare sarà reperita presso i Reparti di Chirurgia Oncologica, di Ostetricia e Ginecologia e presso la Struttura Calabrodental s.r.l. (convenzionata col S.S.N. Regione Calabria). L’obiettivo primario è di identificare le proteine “alterate” nei processi tumorali, sì da distinguere il paziente sano da quello potenzialmente oncologico; inoltre si identificherà il pannello proteico mutato rapportandolo alla forma tumorale in screening, sì da individuare anche la sede potenziale della neoplasia. Lo studio potrà essere paradigmatico per un successivo utilizzo finalizzato ad una verosimile diagnosi precoce di forme tumorali attraverso un semplice prelievo di saliva, modalità diagnostica più agevolmente realizzabile rispetto ad esami come la T.A.C. o la R.M.N. Lo sviluppo di un protocollo di screening che preveda l’esecuzione di tale metodica potrebbe inoltre implicare il risvolto non trascurabile dell’abbattimento dei costi sostenuti dal S.S.N. Le principali tecnologie che utilizzeremo comprendono diverse metodologie di massa. Useremo sia tecniche tradizionali (elettroforesi in gel e capillare, HPLC) sia tecnologie più innovative: ad esempio, la cromatografia bidimensionale accoppiata alla spettrometria di massa (2DC- MS/MS, detta anche MudPIT). Tale accoppiamento permette di caratterizzare e quantificare rapidamente un gran numero di proteine presenti nello stesso campione e senza la necessità di isolarle. Dalla individuazione dei biomarcatori contenuti nella saliva si potranno progettare e produrre nuovi farmaci specifici “marker-linked”. Inoltre, ci sarà lo sviluppo di protocolli di indagine per la identificazione rapida di marcatori tumorali conosciuti associato allo studio dei marcatori ancora non identificati nel pannello proteomico salivare: ciò permetterà una precoce, sensibile e specifica individuazione dell’insorgenza di forme tumorali attraverso una metodica, quale lo screening salivare, di facile esecuzione, ripetibile, estremamente compliante per il paziente e con costi estremamente ridotti rispetto alle metodiche diagnostiche attuali. Obiettivi della presente ricerca saranno: 1) Ricerca nel fluido salivare di proteine diagnostiche/prognostiche implicate nell’insorgenza/sviluppo di tumori; Base di partenza scientifica della Ricerca Lo studio ha già riscontrato notevole interesse in campo internazionale, nella fattispecie presso l’University of Texas Health Science Center at Houston, dall’equipe guidata da Charles Streckfus, dove in via sperimentale è stato provato su una coorte di donne sane ed una coorte di donne con tumori benigni e maligni con insorgenza sulle ghiandole mammarie: dagli studiosi sono state individuate circa 50 proteine salivari proprie del tumore. Pubblicazioni scientifiche dei Componenti il Gruppo di Ricerca edite negli ultimi tre anni
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