L’ allergia al lattice e stata esaminata in letteratura per la prima volta nel 1927. Da allora estato registrato un crescente aumento
della prevalenza di ipersensibilita da latt ice oscillante tra 0,87% ed il1 2% nella popolazione. l’aumento della prevalenza si ritienesia
correlata anche aile cross-reazioni con alimenti e/o materiaIidi uso comune contenenti particelle di lattice 0 simili (caucdu, kiwi, banana, frutti esotici), oltre che all’usoquotidiano di dispositivi contenenti
lattice da parte delle categorie mediche e paramediche. A causadellaseverita e raritit delleallergieal lattice, la Food and Drug Administration haemesso alcune Iinee guida chedevono essere scrupolosamente
rispettate. Lo scopo del nostro lavoro edescriverel’approccio corretto dell’igienistadentale nei cas; di pazienti con sensibilizzazione
a1lattice. Materiali e metodi Appurato, previo approccio diagnostico ed anamnestico, che iI paziente presenta allergia al lattice, 0 anche iI solo sospetto, si ricorread un protocollo ben deftnito.
Abbiamo sottoposto un gruppo di 38 pazienti a manovre di igiene orale professionale (abt, scaling e root-debridement) e di chirurgia orale seguendo tale protocollo latex-free:
I ia sala operatoria estata privata di tutto cia che contiene latt ice ed estata fatta areare dal giorno antecedente (eliminazione di particelle di lattice inalabili):
1 “carrello” apposito privo di qualsiasi materiale in gomma 0 plastica che possa contenere lattice; 1 guanti in vinile e non in latt ice;
1 anestetico in fiale di vetro e non in tubo-fiale con tappi in gomrna; 1 scarpe di uso comune coperte da copriscarpe monouso e non scarpe da sala operatoria in gomma;
1 cannula dell’aspiratore in metallo e tutto 10 strumentario metalIico; 1 copertura con pellicola di tutte Ie componenti non sostit uibili in
cui presumibilmente sono contenute particelle di lattice; 1 preparazione corticosteroidea ed antistaminica; 1 fleboclisipreventiva con soluzione fisiologicanella eventualita di
una reazione allergica; 1 adrenalina in soluzione e.v. 0 i.m. a portata di mano.
Risultati II trattamento e stato portato a termine nei 38 pazienti senza riportare alcun caso di reazione allergica.Discussione e conclusioni l’individuazione dei meccanismi patogenetici che possono essere IgE mediat i (di I tipo) 0 da contatto (di IV t ipo) spiega iI manifestarsi della sintomatologia clinica che nel primo casosi manifesta con asma, rinite, orticaria-angioedema e anafilassi, mentre nel secondo caso eresponsabile di dermatite allergica da contatto, eritema e prurito. Alia luce di queste osservazioni, l‘individuo che entra in contatto con iI lattice PUQ sensibilizzarsi sia per via aerea, inalando particelle di latt ice aerodisperse, che mediante iI contatto con gli oggetti che contengo no tale materiale.Questo discorso e ancor più valido per coloro che sono espost i per necessita professionale (medici e paramedici). In caso di allergia accertata, l’igienista dentale ed iI paziente devono attenersialle linee guida evitando iI contatto con qualunque tipo di materiale in lattice; il paziente deve portare con se una piastrina che permetta di identificare la prop ria condizione di soggetto allergico al lattice ed una confezione di adrenalina auto iniettab ile (Fastjekt) nel caso I’allergia si dovesse manifestare con reazioni sistemiche gravi.
AUTORI
F. Inchingolo, M.Marrelli, M. Tatullo, A.D. Inchingolo, S. Lombardo,
A.M. Inchingolo, V. Picciariello,A. Palladino, F. Schinco,
M. Decarolis, F. Carbotti, G. Dipalma
Universitadeg li Studi di Milano- FondazioneIRCCS
Clinica Ddontoiatrica eStomatologica
Dipartimento di ScienzeChirurgicheRicostrulliveDiagnostiche
Direllore: Prof.Franco Santoro