Gli impianti sottoperiostei ideati da Muller nel 1931 sono stati ampiamente studiati e sperimentati sull’uomo, specie nel ventennio 1940-1960; i risultati, controllati in diversi centri di ricerca sono stati considerati soddisfacenti, specie sugli impianti totali inferiori costituiti in vitallium chirurgico o in titanio. Il Roccia nel 1958 comunque concludeva che tali impianti trovano la loro indicazione solo dopo aver accertato che la tecnica protesica, con i suoi più moderni mezzi, non riesce a raggiungere un soddisfacente risultato riparativo. Questi insuccessi sono quasi sempre dovuti ad una conformazione della griglia errata per insufficiente estensione o ad una scarsa congruità con l’osso sottostante o a entrambi i fattori; Caso clinico Tale referto si accompagnava ad incremento della mobilità dell’impianto residuo. La paziente giunta alla nostra osservazione presentava: area ulcerata con flogosi della mucosa secernente materiale siero purulento; discreta mobilità dell’impianto con conseguente instabilità protesica; dolenzia riferita durante la funzione masticatoria con protesi in situ; igiene orale discreta. Radiograficamente l’OPT evidenzia all’emimascellare sinistro un’area di rarefazione ossea adiacente al seno mascellare omolaterale […..] |