Dalla fine degli anni ’90 sino ad oggi, si è assistito ad un notevole sviluppo sia delle apparecchiature tomografiche che dei software di elaborazione dati, compresi quelli dedicati all’implantologia.

Ciò, unitamente alla possibilità di approntare modelli stereolitografici dei mascellari per la simulazione degli interventi e dime chirurgiche, ha trasformato drasticamente l’implantologia tradizionale.

Trattasi di un nuovo approccio per il posizionamento degli impianti che permette di trasferire in bocca al paziente la programmazione di un impianto in maniera predicibile.

La metodologia computerizzata nasce dai seguenti presupposti:

  • progettare pre-chirurgicamente la finalizzazione del caso

  • pianificare gli aspetti tecnici dell’intervento chirurgico

  • ottenere modelli su cui costruire dime chirurgiche precise per la realizzazione del progetto e manufatti provvisori da consegnare al paziente stesso subito dopo l’intervento chirurgico (carico immediato).

MATERIALI E METODI
Nello studio sono stati arruolati 24 pazienti, di età compresa tra 25 e 65 anni, 11 di sesso femminile ed 13 di sesso maschile
GRUPPO A – IMPLANTOLOGIA COMPUTER-ASSISTITA
– SimPlant®-Pro (Materialise™)
– Facilitate®-Pro (Astra Tech™)
12 PAZIENTI-52 IMPIANTI

  • 5 pazienti con edentulia rotale
  • 7 pazienti con edentulia parziale

GRUPPO B- IMPLANTOLOGIA TRADIZIONALE

12 PAZIENTI 56 IMPIANTI

  • 3 pazienti con edentulia totale
  • 9 pazienti con edentulia parziale

 

 

RISULTATI

 

                                                                                              GRUPPO A  Implantologia computer –assistita                     GRUPPO B imolantologia tradizionale                        

TEMPI CHIRURGI                                                                                    ottimi (casi flapless)                                                     maggiori del gruppo A

COMPLICANZE INTRA-OPERATORIE                                                       assenti                                           n.2 casi di deiscenza ossea tunnnel implantare

            assenza di sanguinamento                                                 n. 1 caso di sanguinamento

 

DISCOMFORT POST-OPERATORIO                                                  minimo (casi flapless)                                              edema e dolore di grado moderato

                                                                                                               edema e dolore minimi o assenti                                           

                                                                                                                                                                                        

FALLIMENTI (periodo di osteointegrazione)                                              n.1 impianto                                                       n.2 impianti

MUCOSITE (periodo di follow-up)                                                              n.1 impianto                                                     n.4 impianti

PERIMPLANTITE (periodo di follow-up)                                                     assente                                                              n.1 impianto

COMPLICANZE PROTESICHE  (periodo di follow-up)                                 assenti                                                               n.1 caso di allentamento della connessione

                                                                                                                                                                                            n.1 caso di difficoltà protesiche per impianti troppo ravvicinati

 

– La quasi totalità dei pazienti (ad eccezione dei casi di fallimento implantare) ha espresso un grado di soddisfazione variabile da ‘molto’ a ‘moltissimo’ in -termini di confort ed estetica.   

– I pazienti del gruppo A (implantologia computer-guidata) hanno espresso lamentele circa l’aspetto economico del trattamento.

– Tutti i pazienti hanno mostrato un buon grado di compliance; livelli superiorsono stati riscontrati nei pazienti del gruppo A.

– Gli operatori hanno affermato di sentirsi più tranquilli e fiduciosi con l’utilizzo delle tecniche computer-guidate.

In 4 pazienti del gruppo A, sottopostisi a CBCT durante il follow-up, è stato riscontrato un ottimo grado di precisione tra progetto iniziale ed effettivo posizionamento implantare.

CONCLUSIONI
Alla luce di quanto esposto riteniamo dover sottolineare l’inequivocabile utilità dei sistemi computer
-assistiti nelle riabilitazioni implanto
-protesiche.

Tali tecniche hanno mostrato:

– affidabilità
– predicibilità
– precisione

La tecnica computer-guidata, comparata con la metodica tradizionale, pur richiedendo un maggiore investimento economico, appare superiore per la possibilità di: – ridurre o annullare gli errori umani, – diminuire drasticamente il rischio di complicanze operatorie – migliorare i risultati estetici e funzionali della riabilitazione protesica ridurre il tempo totale necessario per la riabilitazione e minimizzare il discomfort postoperatorio dei pazienti, riducendo anche la durata dello stesso (casi flapless)

Tuttavia per sfruttare a pieno i benefici di questa tecnica è necessaria una meticolosa pianificazione del trattamento ed una sufficiente esperienza dell’operatore. Rimane centrale la figura dell’odontoiatra prima ancora del computer

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Università degli Studi di Bari “A. Moro” Dipartimento di Odontostomatologia e Chirurgia
XX Congresso nazionale Docenti di Odontoiatria

Authors:
Inchingolo F., INGROSSO M.P., Ingrosso A.M., Colella A., Marrelli M., Palladino A., Tatullo M., Inchingolo A.M., Carbotti F., Inchingolo A.D., Schinco F., Dipalma G.

BIBLIOGRAFIA
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