Dalla fine degli anni ’90 sino ad oggi, si è assistito ad un notevole sviluppo sia delle apparecchiature tomografiche che dei software di elaborazione dati, compresi quelli dedicati all’implantologia. Ciò, unitamente alla possibilità di approntare modelli stereolitografici dei mascellari per la simulazione degli interventi e dime chirurgiche, ha trasformato drasticamente l’implantologia tradizionale. Trattasi di un nuovo approccio per il posizionamento degli impianti che permette di trasferire in bocca al paziente la programmazione di un impianto in maniera predicibile. La metodologia computerizzata nasce dai seguenti presupposti:
RISULTATI
GRUPPO A Implantologia computer –assistita GRUPPO B imolantologia tradizionale TEMPI CHIRURGI ottimi (casi flapless) maggiori del gruppo A COMPLICANZE INTRA-OPERATORIE assenti n.2 casi di deiscenza ossea tunnnel implantare assenza di sanguinamento n. 1 caso di sanguinamento
DISCOMFORT POST-OPERATORIO minimo (casi flapless) edema e dolore di grado moderato edema e dolore minimi o assenti
FALLIMENTI (periodo di osteointegrazione) n.1 impianto n.2 impianti MUCOSITE (periodo di follow-up) n.1 impianto n.4 impianti PERIMPLANTITE (periodo di follow-up) assente n.1 impianto COMPLICANZE PROTESICHE (periodo di follow-up) assenti n.1 caso di allentamento della connessione n.1 caso di difficoltà protesiche per impianti troppo ravvicinati
– La quasi totalità dei pazienti (ad eccezione dei casi di fallimento implantare) ha espresso un grado di soddisfazione variabile da ‘molto’ a ‘moltissimo’ in -termini di confort ed estetica. – I pazienti del gruppo A (implantologia computer-guidata) hanno espresso lamentele circa l’aspetto economico del trattamento. – Tutti i pazienti hanno mostrato un buon grado di compliance; livelli superiorsono stati riscontrati nei pazienti del gruppo A. – Gli operatori hanno affermato di sentirsi più tranquilli e fiduciosi con l’utilizzo delle tecniche computer-guidate. In 4 pazienti del gruppo A, sottopostisi a CBCT durante il follow-up, è stato riscontrato un ottimo grado di precisione tra progetto iniziale ed effettivo posizionamento implantare. CONCLUSIONI Tali tecniche hanno mostrato: – affidabilità La tecnica computer-guidata, comparata con la metodica tradizionale, pur richiedendo un maggiore investimento economico, appare superiore per la possibilità di: – ridurre o annullare gli errori umani, – diminuire drasticamente il rischio di complicanze operatorie – migliorare i risultati estetici e funzionali della riabilitazione protesica ridurre il tempo totale necessario per la riabilitazione e minimizzare il discomfort postoperatorio dei pazienti, riducendo anche la durata dello stesso (casi flapless) Tuttavia per sfruttare a pieno i benefici di questa tecnica è necessaria una meticolosa pianificazione del trattamento ed una sufficiente esperienza dell’operatore. Rimane centrale la figura dell’odontoiatra prima ancora del computer >> Scarica l’articolo completo << Università degli Studi di Bari “A. Moro” Dipartimento di Odontostomatologia e Chirurgia Authors: BIBLIOGRAFIA |